Danni accidentali: cosa sono e quando si ha diritto al risarcimento?

Il danno accidentale è un evento imprevedibile, del tutto involontario ed inevitabile che richiama in causa due concetti giuridici distinti: il caso fortuito e la forza maggiore.
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Danni accidentali: definizione

Il danno accidentale è un evento imprevedibile, del tutto involontario ed inevitabile che richiama in causa due concetti giuridici distinti: il caso fortuito e la forza maggiore.

Il caso fortuito si realizza tramite una persona a prescindere dalla sua volontà o dalla sua condotta. La forza maggiore si concretizza quando il danno è causato dall’intervento di una forza esterna all’agire umano.

Concetto di accidentalità

Uno dei concetti più controversi (ed aperti ad interpretazioni) è quello di accidentalità, che la giurisprudenza definisce come un fatto involontario, imprevedibile e circoscritto nel tempo causato da circostanze estranee all’attività del responsabile e repentino, improvviso, istantaneo.

Uno dei casi di danno accidentale cui incorrone le persone, e per cui ci riteniamo dei veri esperti, sono i danni accidentali ed i traumi provocati da cadute, scivolate e urti imprevedibili e repentini.

Non tutte le cadute comportano un risarcimento danni. Il diritto al risarcimento danni a seguito di una caduta si configura solo quando si verificano lesioni di una certa gravità e soprattutto quando l’incindente non è in alcun modo prevedibile dalla vittima.

Prima di intraprendere una causa rischiosa suggeriamo di affidarsi alla nostra consulenza gratuita per capire se ci sono le condizioni per richiedre un risarcimento del danno accidentale subito.

Carmela Pallozzi (Responsabile della Ismef)

Uno dei casi che avviene più frequentemente è la caduta in un centro commerciale, la caduta su un marciapiede, in un supermercato oppure inciampare in una buca. Tali episodi accadono molto spesso, ma solo in alcuni casi sussistono le condizioni per ottenere il risarcimento del danno subito.

Ai fini del risarcimento viene valutato se in danneggiato ha contribuito, anche involontariamente, ad aumentare il rischio del danno per distrazione, sbadataggine, controllo del cellulare mentre cammina…

Altro aspetto da valutare è la verifica da parte di periti esperti della conformazione del luogo dove si è caduti per valutare se istituzioni o esercizi cammerciali abbiano ottemperato tutti gli obblighi previsti dalla legge in tema di sicurezza.

Risarcimento per caduta accidentale

Per valutare il risarcimento danni da caduta accidentale dobbiamo stabilire se la causa della caduta è determinato da un’insidia non visibile e imprevedibile dalla vittima.

Altro caso frequente sono le cadute nelle scale condominiali dovute a sporcizia ed a incuria (sgocciolamenti, immondizia…) che a volte portano a risarcimento danni da parte del condominio stesso. Un altro motivo di caduta classico è il dislivello della pavimentazione. Un pavimento cioè che deve essere in piano ha invece un gradino non percettibile o non segnalato.

Come stabilire il valore del risarcimento?

Il valore di un risarcimento non può essere stabilito a priori, perchè l’entità del danno si può quantificare solo dopo la completa guarigione della vittima. I periti chiamati in causa per la valutazione del danno devono avere esperienza perchè ogni caso ha delle peculiarità che devono essere ben analizzate. può parlare del danno patrimoniale che rappresenta la lesione del patrimonio del danneggiato che a sua volta si divide in danno emergente e lucro cessante.Il danno emergente è quella parte del danni che lede direttamente il patrimonio del danneggiato. Ad esempio, parlando di cadute accidentali, la frattura riportata da una persona. Viene insomma definito danno emergente il danno economico che il danneggiato deve subire per la riparare il bene guastato. Il lucro cessante è costituito invece dai minori guadagni che percepirà chi ha avuto il sinistro. Per esempio, nel caso di un libero professionista, la mancanza della possibilità di generare profitto dalla propria attività lavorativa a causa delle lesioni che si hanno riportato nella caduta subita.

Rimborso spese

C’è ancora un aspetto da considerare quando si parla di risarcimento danni da caduta accidentale: il rimborso delle spese che si sono sostenute a causa dell’infortunio. Queste spese riguardano ad esempio le spese mediche e quelle altre spese sostenute per l’eventuale fisioterapia. Idealmente infatti la persona che ha subito delle lesioni deve essere “riportata” alla condizione fisica ed economica in cui si trovava prima dell’infortunio. Purtroppo questo non è sempre possibile. infatti quando si parla di lesioni l’infortunato può essere solo “risarcito” da una somma economica, che va solo, ahinoi, a raggiungere la situazione patrimoniale, ma non quella della salute. Riassumendo non è affatto semplice riuscire ad ottenere un risarcimento per una caduta accidentale. E ancora più difficile è sapere se la somma che viene offerta dal responsabile sia “giusta” e commisurata. Per essere sicuri di ottenere un giusto risarcimento per il danno che si è subito, conviene affidare la richiesta di risarcimento danni per caduta accidentale sin dall’inizio ad un professionista. La pratica infatti deve subito essere impostata in maniera corretta in modo sa non rischiare di ricevere una risposta negativa da parte del responsabile della caduta accidentale. La diffida con cui viene aperto il sinistro con il responsabile deve essere scritta correttamente altrimenti si rischia di compromettere l’intera azione risarcitoria.

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